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Dicendo che l'arrampicata trad è una disciplina di nicchia potremmo ferire i sentimenti di qualcuno; ma, se dai un'occhiata alla copertura mediatica che se ne occupa e fai un confronto con l'arrampicata sportiva o il bouldering, capirai a cosa ci riferiamo. Di conseguenza, le informazioni sull'arrampicata e le ascensioni trad arrivano al pubblico generale solo in rari casi, e così facciamo fatica ad avere una visione d'insieme consolidata dei risultati più straordinari o anche un semplice elenco delle vie trad più difficili.
Quando si parla di "arrampicata trad", le sfide iniziano nel momento in cui cerchiamo di definire questa disciplina. Probabilmente, tutti sono d'accordo sul fatto che per scalare una via trad il climber deve posizionare dispositivi amovibili per proteggerlo da eventuali cadute. Eppure ci sono diverse aree grigie. Le definiremo qui di seguito per aiutarti a capire perché alcune vie sono elencate qui e altre no, e perché alcune ascensioni sono considerate trad mentre altre non lo sono:
Vie miste trad: spesso, su una via trad troverai spit e chiodi per proteggere parti della salita, tipicamente in quelle sezioni su cui difficilmente può essere utilizzata attrezzatura trad. Può esserci un solo chiodo ma anche una serie di chiodi, che rendono la via più simile a una sportiva. Poiché è quasi impossibile decidere quando la presenza di questi chiodi cambia lo stile di una via, nell'elenco qui sotto abbiamo incluso le vie trad miste. theCrag distingue tra questi 2 stili: se ti interessano solo le vie di trad pura, utilizza le opzioni di ricerca avanzata per filtrarle in un paio di click.
Greenpoint: mentre lo stile dell'attrezzatura di una via può essere sportivo, un climber può decidere di scalare una via (ad es. una fessura chiodata) come via trad, posizionando l'attrezzatura trad senza usare le protezioni fisse in parete, convertendo così la via sportiva in una via trad. Le ascensioni in greenpoint delle vie sportive spesso sono alcune delle imprese più dure (ad es. Gondo Crack, chiusa in greenpoint da Barbara Zangerl e Jacopo Larcher). Per questo motivo troverai anche alcune vie sportive nella lista delle vie trad più difficili.
Pinkpoint di una via trad: chiudere una via in pinkpoint significa scalare una via con l'attrezzatura già fissata in parete. Anche se il termine viene usato anche per le vie sportive (ad es. quando i rinvii sono già stati piazzati), la differenza nell'arrampicata trad è ancora più significativa poiché non è necessario portare con sé e posizionare l'attrezzatura. Questo essenzialmente converte una via trad in una via sportiva (vedi anche Climber Performance Rating) e quindi un'ascensione in pinkpoint di una via trad non è considerata un'ascensione trad. Un esempio famoso è la salita di Privatvägen, 8c+ di Tomi Nytorp, su attrezzatura trad già posizionata. Inutile dire che si tratta comunque di un'impresa straordinaria, ma, come ha detto Tomi Nytorp stesso, il prossimo passo è quello di salire posizionando le protezioni per scalarla in trad. La via è in ogni caso una via trad e verrà quindi riportata nell'elenco che segue.
Vie a più tiri (o vie lunghe)ì: le vie a più tiri non sono poi così diverse dalle vie monotiro, con l'unica differenza che la questione delle sezioni chiodate viene amplificata dal numero di tiri. Per esempio, la versione liberata di Dawn Wall è gradata 5.14c/d, ma i passaggi chiave sono protetti completamente da chiodi. I tiri più duri della Dawn Wall sono gradati 5.14b. Per estendere la logica applicata alle vie trad monotiro, la Dawn Wall è qui considerata una via trad mista gradata 5.14c/d.
Mentre la storia dell'arrampicata sportiva e la progressione verso gradi sempre più difficili sono ben documentate (vedi anche Le vie trad più dure, lo stesso non si può dire per l'arrampicata trad. Uno dei motivi è che la distinzione tra arrampicata in generale e arrampicata tradizionale è stata sviluppata in tempi relativamente recenti. In passato, l'arrampicata coinvolgeva molti degli aspetti che oggi vengono considerati trad. Solo l'avvento e il predominio dell'arrampicata sportiva hanno portato alla definizione di arrampicata tradizionale così come la conosciamo oggi, oltre a fare una chiara distinzione tra trad e artificiale.
Un altro grande fattore che ha influenzato lo sviluppo dell'arrampicata tradizionale è lo sviluppo di protezioni sempre migliori. Nonostante i vari dispositivi di protezione siano in circolo fin dagli albori dell'arrampicata (e, un tempo, erano persino fatti di legno), l'arrampicata trad ha iniziato a evolversi in modo drammatico grazie all'invenzione delle camme a molla (chiamate anche friends, ecc.) a metà degli anni Settanta.
Tuttavia, molte delle ascensioni più famose di quei tempi rientrano nella categoria dell'arrampicata artificiale ed è più che difficile tracciare una linea chiara tra le due discipline. Queste sono alcune delle ascensioni più conosciute e straordinarie della storia dell'arrampicata trad sono le seguenti:
Schwager-Talseite (Svizzera sassone, Germania, VIIIc [5.11a]) scalata da Harry Rost nel 1952. Una delle tante vie che portano i climber ai loro limiti nella Svizzera sassone.
Crossbones (Malham Cove, Regno Unito, 5.11b, [E2 5c]), prima salita in libera di Pete Livesey nel 1967. Per molti anni, Livesey ha spinto i gradi in tutto il Regno Unito ed è diventato famoso per il suo rigoroso regime di allenamento e dieta.
Clink (Trow Gill, Regno Unito, 5.11d [E4 6a]), prima salita in libera di Pete Livesey nel 1972.
Supercrack (Indian Creek, Stati Uniti, 5.10, all'epoca chiamata Luxury Liner) scalata da Earl Wiggins, Ed Webster & Bryan Becker nel 1976. Come disse Webster, questa ascensione aprì "una nuova frontiera dell'arrampicata su roccia arenaria del deserto" e portò [Indian Creek](/climbing/stato Unito/indian-creek-canyon) nel mirino degli arrampicatori di tutto il mondo.
Gaia (Peak District, Regno Unito, 5.13d [E8 6c]) liberata da Johnny Dawes nel 1986. In primo piano nel film Hard Grit.
The Nose (Yosemite, Stati Uniti, 5.14a/b) liberato da Lynn Hill nel 1993. Una pietra miliare per l'arrampicata in generale.
The Dawn Wall (Yosemite, Stati Uniti, 5.14c/d) liberato da Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson nel 2015. Pur essendo una via mista, un'impresa decisamente notevole e che ha suscitato un enorme interesse da parte dei media.
Gondo Crack (Gondo, Svizzera, 5.14b R [8c]) liberata in greenpoint (senza usare i chiodi presenti in parete ma con attrezzatura trad) da Barbara Zangerl e Jacopo Larcher nel 2017.
Magic Line (Yosemite, Stati Uniti, 5.14c) chiusa da Ron Kauk nel 1996 in pinkpoint (con i rinvii già in parete) e liberata in red point solo nel 2018 da Lonnie Kauk, suo figlio.
Tribe (Cadarese, Italia, 8c+/9a?) liberata da Jacopo Larcher nel marzo 2019 ma non ancora gradata.
Quale posto migliore per scoprire la storia di queste vie e chi le ha liberate e ripetute, se non sulla più grande piattaforma di arrampicata e bouldering del mondo?
La funzionalità di ricerca avanzata di theCrag ti consente di creare un elenco di vie in base allo stile, alla regione o al grado. A titolo di esempio, abbiamo elencato qui le vie trad più difficili al mondo secondo la definizione di cui sopra. Prova i nostri filtri:
Trova le vie più difficili per Paese (esempio con il Regno Unito; per cambiare, clicca su un Paese o una regione sulla sinistra)